19 marzo (2019)
La tovaglia sul tavolo, il piatto con la cena e tra loro uno strano tovagliolo. Tu che rientravi dal lavoro e facevi finta di niente, salvo poi accorgerti d’improvviso, avendo cura di essere credibile, che lì sotto c’era qualcosa: c’era la mia letterina. Di fronte a te io, talmente piccola che non mi si vedeva, sulla sedia per sembrare più alta, che leggevo quelle righe tra i sorrisi di chi c’era, a cominciare dal tuo. Il tempo riscrive, ma non cancella. Aiuta, ma non guarisce. E l’assenza che resta echeggia ovunque, al buio, di notte, di giorno, col sole. Oggi un pochino di più.